Sul limitare di un altopiano granitico, a dominare le pianure della Baronia, aprendo il panorama fino ai monti della Barbagia, è posto il paese di Orune.
La cultura orunese è sinonimo di pastoralismo in tutte le sue espressioni.
Purtroppo, Orune ha subito negli anni, in modo grave, il fenomeno dello spopolamento delle zone interne, perdendo migliaia di abitanti.
Oggi il comune conta appena 2200 anime che hanno però mantenuto buona parte delle loro tradizioni, e tra queste il canto a tenore.
Sa moda orunesa ha avuto negli anni interpreti eccezionali, potremmo dire quasi mitici: Vitoriedda, tziu Luminu, Pascale Piredda, per citarne alcuni. Cantori che hanno fatto la storia del canto a tenore in Sardegna e non solo a Orune.
Il canto a s’orunesa è da sempre uno dei più apprezzati nel mondo del canto a tenore sardo, uno dei più ascoltati e più imitati.
I cantori e i gruppi di Orune sono chiamati a cantare in tutte le feste paesane e probabilmente non vi è paese sardo nel quale gli orunesi non abbiano portato il loro repertorio.
A Orune si canta quasi esclusivamente canti profani caratterizzati dal suono gutturale orunese di bassu e contra e da una mesu boghe dolce e melismatica che accompagnano boghes da su traju sapiente di chi sa condurre su tenore: a boche ‘e note, a boche ‘e manzanile, a boche ‘e ballu sèriu a ballu lestru, a sa lizera e a mutos.
Censimento
Ad Orune si contano 188 cantori censiti. Un numero questo davvero rilevante in rapporto al numero degli abitanti.
Gruppi organizzati
Referente Amministrativo: Giuliana Pittalis
Cantore Referente: Peppino Cidda
Attendere il caricamento dei contenuti